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Ex-Isotta Fraschini: le prime immagini del campo prova

Sono partiti, una volta terminati tutti i passaggi necessari per la fidejussione e le attività preliminari, i lavori di bonifica all’area ex-Isotta Fraschini, oggetto del piano di rigenerazione urbanistica che Saronno Città dei Beni Comuni ha presentato alla cittadinanza nella lunga serie d’incontri Officina Vivaio, tenutasi da gennaio ad aprile alla scuola Aldo Moro, che ha coinvolto centinaia di saronnesi.

La prima fase del percorso di bonifica, denominata “campo prova”, avrà la durata di 4/6 settimane e consiste in uno scavo preliminare – di cui possiamo mostrare le prime foto – il cui scopo è quello di fornire una valutazione complessiva e precisa degli interventi da effettuare in modo da stabilire tempi e costi definitivi. A valutare gli esiti del campo prova sarà ARPA Lombardia (Azienda Regionale per la Protezione Ambientale), che comunicherà il proprio parere agli uffici comunali di Saronno.

Una volta ottenuto il permesso di partire ed espletate le procedure burocratiche, la bonifica dell’area ex-Isotta Fraschini inizierà dalla cosiddetta “Fase 1”, ovvero dall’area a nord immediatamente vicina alla Bernardino Luini e alla ferrovia, con l’obiettivo di rendere questo primo lotto pronto a ospitare eventi pubblici temporanei il prima possibile, indicativamente entro i primi mesi del 2023. Si tratterà della prima area restituita alla vita pubblica della città che – vale la pena ricordarlo – è uno dei principi fondanti di tutta l’operazione.

L’avvio del campo prova è un passaggio molto importante per il progetto di SBC e, come sempre, tutti i dati che verranno raccolti saranno pubblicati sul sito www.vivaiosaronno.org nella sezione “Il progetto”, in modo da garantire la trasparenza di tutte le attività effettuate. L’obiettivo è quello di dare modo a chiunque lo desideri di poter attingere a queste informazioni con facilità, esprimendo le proprie valutazioni sulla bontà del lavoro svolto non solo dal punto di vista tecnico e procedurale ma soprattutto da quello qualitativo – per noi molto importante – considerati gli impatti ambientali che le bonifiche hanno sul territorio.