Pubblicato in  Agenda 2030 Beni Comuni

Saronno – Ex Isotta Fraschini: l’impegno per uno sviluppo rigenerativo dell’area e della città

In questi mesi abbiamo discusso con alcuni testimoni privilegiati temi e problemi collegati all’intervento di rigenerazione dell’area EXIF in una prospettiva attenta alla cura (e alla costruzione) di beni comuni.

Diversi professionisti hanno guardato a questa vasta e importante porzione di città mettendo a confronto saperi esperti per ricomporre uno sguardo unitario e integrato sul Progetto che verrà.

Ne sono emersi orientamenti, criteri, questioni critiche e soprattutto sfide: economiche, sociali, urbanistiche, architetturali, artistiche, ambientali e naturalistiche.

Il Progetto su questa area industriale dismessa, come ogni altra attività e impresa umana, si confronta infatti con la necessità, sempre più urgente, di un cambio di paradigma per salvaguardare un ecosistema compromesso e – con esso – la nostra salute e la qualità del vivere civile, contribuendo ad un diverso approccio alle attività economiche.

L’ONU con l’Agenda 2030 ha individuato 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), ripresi e sviluppati dalla UE che ha riconosciuto il carattere degenerativo dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale.

In questa prospettiva lo stesso concetto di sostenibilità (ambientale) è stato messo in questione: lo sviluppo dovrà, in futuro, essere “rigenerativo” di risorse e beni comuni.

Gli interventi sull’area EXIF stanno incrociando questi temi e riflessioni ma, cosa più importante, intendono praticare alcuni obiettivi stabiliti dal framework ONU, inclusi già dal novembre 2016 tra le priorità della Commissione europea e in cui sono impegnati il nostro Governo e l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Il progetto di rigenerazione dell’area EXIF riconosce gli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (SDGs) come cornice ideale a cui ispirarsi e in cui collocare il proprio impegno nella comunità con uno sguardo aperto e attento al mondo. L’esperienza di ciascuno di noi passa, infatti, attraverso il mondo reale e concreto in cui ci si ritrova a vivere, ma in esso in modo “esemplare e paradigmatico” si riflettono e sono riconoscibili sempre le tensioni e le realtà del mondo globale.

I contenuti presenti sul sito (e sui social) di Vivaio Saronno sono classificati impiegando le icone che rappresentano i 17 obiettivi ONU, ma, soprattutto, sarà utilizzato come strumento di valutazione d’impatto del Progetto l’SDG Action Manager messo a punto da B LAB nel quadro delle attività del Global Compact, iniziativa finalizzata alla promozione della cultura della cittadinanza d’impresa lanciata, nel 1999, dall’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan.

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) avranno quindi uno sviluppo e un richiamo puntuale nelle diverse iniziative del Progetto, e permetteranno di aprirsi al coinvolgimento, alla collaborazione e alla partecipazione di chi ad essi si ispira per agire concretamente nella società.

Il cantiere (non solo fisico) del Progetto è impegnato, in particolare, nel cercare di raggiungere alcuni obiettivi diretti, declinati su una scala d’intervento locale e comunitaria:

Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti.
Garantire l’accesso all’energia a prezzo accessibile, affidabile, sostenibile e moderna per tutti.
Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione.
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.
Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze.

Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità.

Traguardi sicuramente ambiziosi e complessi ma il Progetto nasce per raccogliere la sfida di curare e rigenerare beni comuni.

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